Dal 1960 il Gruppo si è guadagnato l’approvazione della critica e, con oltre 1700 esibizioni, ha portato con onore il nome di Arezzo e dell’Italia in tutta Europa e nel resto dei cinque continenti.
Al di là dei movimenti di sfilata, gli spettacoli hanno una durata variabile dai 5 ai 45 minuti e possono svolgersi anche in spazi chiusi (teatri, palazzetti dello sport) purché non ci siano particolari limiti di altezza. Inoltre, le esibizioni possono comporsi di diverse fasi, spaziando dal tradizionale sbandieramento singolo – che esalta l’abilità tecnica e la precisione dell’alfiere – a quello simultaneo – in cui prevalgono l’affiatamento e la sincronia. In un crescendo di complessità dell’esecuzione, dalla coppia, trio, quartetto, si arriva fino alla piccola e alla grande squadra che, senza dubbio, segna il culmine di intensità ed emozione.
Infine, la punta di diamante del repertorio è l’imitatissima Schermaglia, ideata da Vittorio Dini e proposta per la prima volta al Tivoli di Copenaghen nel 1963, come metaforico scontro tra il Bene e il Male. Rappresenta la lotta fra due avversari muniti non di spada ma di bandiera – che, secondo tradizione, non può mai essere usata di punta. Ricca di acrobaticità ed eleganza, ha per epilogo un vincitore che non annienta l’avversario, ma gli offre, piuttosto, una possibilità di riscatto: un’offerta che si rende evidente nella riconsegna del vessillo simbolicamente perduto. Un segno di fiducia nel prossimo, dunque, poiché la Schermaglia è anche un’allegoria dall’intenso significato. Anche per questo, fin dagli anni 60, riscuote un costante successo ad Arezzo come in qualsiasi parte del mondo
Nel 2013 abbiamo voluto omaggiare il 50° anno dalla prima esecuzione con un’esibizione particolare.